Rete Nazionale delle Risorse Genetiche Vegetali per l'Alimentazione e l'Agricoltura

Questa Rete è frutto del progetto RGV/FAO, voluto e finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per onorare l'adesione dell'Italia, nel 2004, al Trattato Internazionale (T.I.) sull'accesso alle RGV e l'equa ripartizione dei benefici derivati dall'utilizzo delle stesse risorse genetiche. Al progetto partecipano 29 sedi e laboratori afferenti a 10 Centri del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), 5 istituti del Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR) e la OGN 'Rete Semi Rurali'. L'inventario delle accessioni delle specie vegetali conservate presso queste strutture mira a definire un sistema unico di descrittori e catalogazione. Tale sistema consente, tra l'altro, inserire queste accessioni nel Sistema Multilaterale stabilito dal T.I. e di scambiare questo materiale utilizzando l'Accordo Standardizzato (sMTA) come previsto dal Trattato.
Un aspetto molto positivo del Database è l'adesione di alcune Università (al momento, Udine, Catania, Perugia, Potenza, Bari, Pavia e Viterbo), dell'Istituto "Nazareno Strampelli" della provincia di Vicenza, della Scuola Malva di Grugliasco e del Parco Tecnologico Agroalimentare della regione Umbria che hanno messo a disposizione del Progetto i dati relativi alle loro collezioni ex situ.
È auspicabile che altre Università e altre strutture pubbliche aderiscano all'iniziativa e il sito diventi il riferimento per le RGV conservate a livello nazionale.